La Villa


"Ho una caseta a Moncelese la qual me serve per far il viaggio de Montagnana senza niun mio utile".


Francesco Pisani, 1566


Villa Pisani sorge nel centro storico di Monselice, lungo il canale Bisatto, un'arteria fluviale che congiunge Padova con Montagnana. L'edificio venne eretto attorno al 1556 da Francesco Pisani di Zuanne (1514-1567) nobile patrizio veneziano come piccola dimora per agevolare i suoi viaggi da e per Montagnana, luogo di residenza della famiglia dove venivano amministrate le ingenti proprietà terriere.

La Villa ha una pianta rettangolare tripartita alla veneta. Le pareti esterne sono semplici e lineari con aperture rettangolari.  Sopra l’architrave si erge il timpano triangolare dentro al quale due allegorie della Fama alata sostengono lo stemma araldico dei Pisani. 


Fino al 1797 l’edificio rimase di proprietà della famiglia e solo nel 1807 passò al cavaliere dell’Ordine Italico Iseppo Treves.

Nei primi anni del Novecento fu proprietà del dottor Morrà che tra il 1951 e il 1952 la vendette all’Amministrazione Comunale. Qualche anno dopo il Comune acquistò le aree limitrofe di Villa Pisani per realizzare una scuola e pertanto anche i locali della villa furono adibiti a questa nuova funzione. In questo periodo l'assetto originale dell'edificio viene compromesso e vengono demolite alcune tramezzature.

Nel 1983, la villa fu sottoposta a un’accurata campagna di restauri che coinvolsero sia la struttura architettonica che l’apparato decorativo interno.

Restauro Conservativo

L'ultimo intervento su Villa Pisani è stato realizzato nel 2012-2013, si è proceduto ad un restauro conservativo.
La scannerizzazione in bassa frequenza delle pareti e dei soffitti ha permesso la ricostruzione e la mappatura al computer di tutte le zone decorate nascoste da interventi di poco pregio, rivelando decorazioni e affreschi risalenti al XV-XVI secolo.

LA TEMATICA


La decorazione ad affresco è pregevole e attribuibile alla cerchia dei pittori attorno a Palladio. Gli schemi decorativi ricalcano quelli presenti nella grande villa palladiana Barbaro a Maser, affrescata da Paolo Veronese. 

Gli affreschi rappresentano paesaggi con ruderi incorniciati da architetture dipinte. Il Salone al primo Piano presenta una decorazione qualitativamente superiore, soprattutto nei paesaggi accuratamente descritti anche con architetture contemporanee. Oltre all’episodio di Apollo e Dafne troviamo nei sovrapporte quattro figure femminili tra vasi e cariatidi a monocromo.
Nel  suo  complesso  il  ciclo  decorativo  di  Villa  Pisani  appare  opera  di più mani con una figura  di  spicco vicina  ai  modi  di  Giambattista Zelotti e un intervento più tardo e minore nelle sale laterali.